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Yoga Nidra .... che bella scoperta!!!!
Cristina Chiummo
6 settembre 2020
“Quando pensiamo troppo, o non pensiamo affatto, accumuliamo tensioni.
Quando lavoriamo troppo, o quando non lavoriamo per niente, accumuliamo tensioni.
Quando dormiamo troppo, o non dormiamo affatto, accumuliamo tensioni.
Queste tensioni si ammassano nei diversi strati della personalità.
Sappiamo che se la mente è tesa anche lo stomaco sarà teso e se lo stomaco è teso tutto il sistema circolatorio sarà a sua volta teso.
Si crea un circolo vizioso dove le tensioni si accumulano nei sistemi muscolari, emozionali e mentali” Swami Satyananda Saraswati
Ho conosciuto questa metodica tempo fa, ma ero del tutto ignara di come si chiamasse, poi durante un TTC ho provato la sequenza completa e...è stato amore a prima pratica!!
La ripropongo regolarmente come metodica utile ad alleviare le tensioni qualsiasi origine o tipologia esse siano. A me ha aiutato per liberarmi dal mal di schiena atroce che mi affliggeva da mesi!Ebbene si pur facendo yoga regolarmente avevo mal di schiena dovuto alla somatizzazione di profonde tensioni emotive di cui non ne ero cosciente….ho scoperto poi!!!
la pratica di yoga nidra mi ha aiutato a stillare dal mio subconscio queste tensioni che al cospetto del conscio si sono risolte e “dissolte.
ma andiamo per gradi sennò non si capisce una cippalippa!!!
Cos’è Yoga Nidra
Attraverso la pratica di Yoga nidra, noi non ci limitiamo a rilassarci, ma ristrutturiamo….
Yoga Nidra, infatti, ha gli stessi benefici delle pratiche di meditazione, con il vantaggio che può essere eseguita anche da chi non ha esperienza con le tecniche meditative. Uno dei “limiti”, se così vogliamo chiamarlo, di questa tecnica, è che essendo una pratica guidata, non la puoi fare da solo. (Salvo alcuni casi, e mi riferisco a persone che hanno una profonda conoscenza ed esperienza nella pratica)
La parola “Nidra” deriva dal sanscrito, e significa “sonno”, ma non il sonno come lo intendiamo comunemente.
Quando parliamo di Yoga Nidra il sonno è considerato come una condizione mentale, cosciente e in qualche modo “attiva”, e non come uno stato di totale incoscienza, tipico di quando dormiamo.
Per capire meglio questo concetto, immagina la sensazione di “semi-coscienza” che provi qualche istante prima di addormentarti.
Secondo gli studi compiuti, attraverso lo Yoga Nidra è possibile indurre questo particolare stato di “sonno”, nel quale il corpo e la mente sono in grado di rilassare le tensioni e favorire alcuni aspetti cerebrali, come la creatività, il problem solving, la diminuzione dello stress e l’aumento del rilassamento.
ebbene si ho detto studi compiuti…
Perchè, se è vero che la maggior parte delle tecniche dello yoga si basa sul concetto di Prana, e quindi di energia, che non è misurabile scientificamente, quando parliamo di Yoga Nidra la cosa cambia, in quanto questa tecnica agisce su quella che potremmo definire l’energia del cervello… ovvero gli impulsi elettrici.
Che sono MISURABILI.
Le onde cerebrali
le onde celebrali sono classificate in Betha, Alpha, Tetha e Deltha.
Betha
Le onde Betha rappresentano la capacità di elaborare coscientemente i pensieri.
quindi sono quelle che agiscono quando siamo svegli
Alpha
Le onde Alpha sono associate al rilassamento e alla ricettività.
Hanno la capacità di fare da ponte tra la mente conscia e quella inconscia e corrispondono a uno stato mentale calmo e tranquillo.
Tetha
Le onde Thetha rappresentano la nostra creatività inconscia, l’ispirazione e la connessione spirituale. Quando rivolgiamo l’attenzione principalmente al sé interiore, possiamo “andare in onde Thetha”.
Con il corpo immobile, la mente non è distratta dalle percezioni sensoriali, e proprio al livello delle onde thetha che agisce yoga nidra;
Deltha
Le onde Deltha caratterizzano il sonno profondo. Sono il livello più profondo del sonno senza sogni, quello in cui il il corpo può completamente concentrarsi sulla guarigione e la crescita.
Le fasi della pratica
Il percorso che si compie fra uno stadio e l’altro è favorito, durante la pratica di Yoga Nidra, da una sequenza di visualizazzioni, ognuna delle quali ha un suo scopo specifico.
Yoga Nidra può essere definito un metodo sistematico, perchè si compone di uno schema preciso da seguire.
Tuttavia, con la diffusione della pratica di yoga, è facile trovare delle versioni di Yoga Nidra che non rispecchiano lo schema tradizionale.
Non sei tenuto a conoscere a memoria le fasi di questa sequenza, affinchè la pratica di Yoga Nidra sia efficace. Anzi, durante la pratica è fondamentale che tu non ti perda a pensare :”Molto bene, adesso siamo nella fase di risveglio delle sensazioni opposte.”… è fondamentale invece che tu mantenga la mente sgombra da pensieri e ti limiti ad ascoltare la voce che ti guida.
elencherò le singole fasi perchè giusto per conoscere come è la pratica e scemare i timori di essere guidati in modo inopportuno, paura che spesso può creare un blocco verso questa “miracolosa” pratica.
Preparare la pratica.
Prima di distenderci in shavasana, faccio fare qualche movimento di riscaldamento per attivare l’energia e liberarci dalle superficiali tossine praniche e non, di solito qualche Surya Namaskar.
Rilassamento.
In questa fase ci si sdraia in shavasana e si inizia a portare l’attenzione verso l’interno.
Risoluzione (Sankalpa). Prima viene chiesto di ripetere il proprio sankalpa (per sapere cos’è vedi nella pagina che ho creato una nota in merito
Rotazione della coscienza.
E’ una tecnica che induce al rilassamento fisico facendo muovere la consapevolezza lungo le diverse parti del corpo. Durante questa pratica bisognerebbe ascoltare la voce guida rimanendo consapevoli e spostando la coscienza tra le diverse parti del corpo.
Consapevolezza del respiro.
In questa fase si continua a rilassare le tensioni fisiche semplicemente continuando a mantenere l’attenzione al respiro.
Risveglio di sensazioni opposte.
Serve per armonizzare i due emisferi opposti del cervello e aiuta ad equilibrare i nostri stimoli basilari. Questa tecnica aiuta a rilassare le tensioni emozionali.
Visualizzazioni.
Questo rappresenta l’ultimo stadio di Yoga Nidra e serve per indurre il rilassamento mentale. In questa fase al praticante viene richieso di visualizzare alcune immagini, spesso sono archetipi che agiscono in modo diverso su ognuno di noi pertanto se è vero che seguiamo la voce dell’insegnante, poi siamo noi che risolviamo le nostre personali tensioni.
Risoluzione (Sankalpa).In questa fase della sequenza la mente è molto più ricettiva e quindi viene di nuovo ripetuto il proprio proposito positivo, cioè il seme che permette al praticante di cambiare il proprio atteggiamento, comportamento e destino.
Conclusione.
La pratica di Yoga Nidra viene completata portando gradualmente la mente dalla condizione di sonno psichico allo stato di veglia.
Ho voluto descrivere brevemente le fasi perchè spesso questa metodica viene fraintesa, sapere che non verrai ipnotizzato e costretto a rapinare una banca o a fare altre nefandezze di sicuro ti aiuterà a goderti il viaggio scorrendo serenamente verso le visualizzazioni che ti verranno proposte, cosa importante è non cercare di ricordare le varie fasi, ma abbandonarsi alla guida in modo da agire e realizzare il rilassamento desiderato.
Infatti in yoga Nidra si crea uno stato “ipnagogico” (così lo definisce Swami Satyananda Saraswati) dove le tensioni fisiche emotive e mentali vengono stillate dal subconscio per essere risolte al cospetto del conscio.
Come si fa Yoga Nidra?
La pratica è semplice basta sdraiarsi e seguire la voce giuda, io consiglio sempre di coprirsi bene e portare delle coperte, perchè durante la pratica si abbassa molto la temperatura corporea, e la nostra pratica non deve essere disturbata dai brividi di freddo!!!
Si avrà una sensazione di distacco dal corpo, come se i sensi fossero ritratti...non sentiamo profumi, non sentiamo il contatto della coperta o del pavimento non vediamo niente; l’unico senso attivo sarà l’udito che sentirà solo la voce.
I sensi non hanno più nessuna informazione da mandare alla mente e di conseguenza la mente si rilassa.
Per rendere la tua pratica il più efficace possibile, è necessario che tu rimanga fermo immobile per tutta la durata della lezione, diversamente la mente verrebbe continuamente distratta dai sensi.
Spegneremo i telefoni “totalmente” no vibrazioni no energie elettromagnetiche durante la pratica; ci mettiamo sdraiati comodi e se necessitano dei supporti per schiena testa ecc.. li useremo l’importante è essere rilassati!!
Quando fare yoga nidra
Yoga Nidra puoi utilizzarla ogni volta che ti senti particolarmente stanco, stressato, o quando senti il bisogno di dover recuperare ore di sonno; pensa che un’ora di yoga Nidra corrisponde a 4 ore di sonno profondo.
A me piace farla anche la sera prima di addormentarmi… anche se ammetto di essermi addormentata un pò di volte e, in realtà durante la pratica non si dovrebbe dormire.
Ad ogni modo, secondo Satyananda, Yoga Nidra funziona anche nel caso dovessi addormentarti; l’importante è cercare di ascoltare la voce con un atteggiamento di rilassamento, senza concentrazione….
l’unico problema effettivo è che anche con registrazioni, la pratica guidata da un insegnante in carne ed ossa è sicuramente più efficace, la registrazione con me non funziona bene, inizio a ronfare subito … quando ho chi guida, forse il sapere che ci sarà una persona a cui dire dopo “namaste” o che sa dire al momento giusto “io non dormirò” ha un maggiore effetto!!!
Quindi per fare Yoga Nidra io preferisco farla con un insegnante…
Durante le sessioni dedicate che faccio alla fine della pratica rilascio sempre la registrazione della pratica appena effettuata, per permettere ai partecipanti di praticarla nuovamente a casa, ma alcuni mi hanno detto che non è la stessa cosa! beh …. meglio di niente!!
se vuoi maggiori info in merito puoi scrivere nella pagina o su messenger lo scambio di opinioni e sempre spunto di crescita.
Attraverso la pratica di Yoga nidra, noi non ci limitiamo a rilassarci, ma ristrutturiamo e riformiamo la nostra intera personalità dall’interno.” Swami Satyananda Saraswati
Namaste
Cristina
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